Negli ultimi tre anni, ho potuto verificare l'esattezza delle cinque leggi biologiche con i miei pazienti, nel 100% dei casi. Che gioia!
La gioia del "verificare" la Nuova Medicina Germanica con i suoi pazienti è quella di Mauro Reppucci, "nato a Napoli il 12 marzo 1962 e lavoro come psicologo e psicoterapeuta. Tre anni fa ho conosciuto le scoperte del dr. Ryke Geerd Hamer".
C'è dunque, in Campania, uno psicologo / psicoterapeuta che "verifica" da anni (e con gioia) le teorie di Hamer sui suoi pazienti. Ma come è arrivato a conoscere la Nuova Medicina Germanica?
Ho letto i libri scritti dal dottor R. G. Hamer. Alleluia! Mi sentivo così emozionato! Avevo trovato la spiegazione scientifica delle malattie ed in particolare sul cancro erano chiare le cause ed il decorso di guarigione. Erano 28 anni che cercavo. Finalmente una risposta bella, vera, e scientifica, verificabile da chiunque volesse farlo in maniera scientifica su un qualunque paziente scelto a caso.
Nuove frontiere di "cura"
Il dottor Reppucci è anche il gestore del sito "Salva la Salute", un “portale di divulgazione che intende diffondere le nuove frontiere di cura della psicoterapia per quelle esperienze particolarmente traumatiche che danno origine a numerose sofferenze e patologie”.
Tra queste "nuove frontiere di cura della psicoterapia" per Reppucci rientra, evidentemente, anche la Nuova Medicina Germanica di Hamer.
Sul suo sito Reppucci ha pubblicato anche un video sulla sclerosi multipla, dove offre “un’ipotesi di ricerca che ti fa capire cosa accade nel tuo corpo”. Rifacendosi chiaramente alle teorie di Hamer, sostiene che la malattia
Non è un nemico entrato dall’esterno nel tuo corpo. È una parte di te che agisce in automatico. Se dunque non è un nemico esterno da combattere, ti trovi di fronte a qualcosa di buono per conoscerti.
La sua “diagnosi” per la sclerosi multipla quindi si basa sulla domanda
Quale evento della tua vita ti ha fatto soffrire e sentire di non avere vie di uscita nonostante i tuoi tentativi? (…) Le tue difficoltà senso-motorie sono successive ad un’esperienza stressante vissuta con un sentimento di solitudine ed impotenza. Il tuo cervello ha cercato di gestire la crisi con ripetuti tentativi di controllo dei movimenti. Questi tentativi hanno generato un flusso eccessivo di impulsi elettrici a carico del sistema nervoso.
Da ciò, Reppucci ne ricava una originale “terapia” per tale malattia:
Per trasformare la tua condizione è necessario intervenire attivamente sull’esperienza traumatica e conflittuale che ha sovraccaricato il sistema nervoso.
Corsi e ricorsi
Reppucci non solo non nasconde di "verificare" le teorie di Hamer suoi suoi pazienti, ma è anche in prima linea nel diffonderle in conferenze (a pagamento) con il solito Claudio Trupiano, ex portavoce della associazione ALBA, e autore di alcuni libri (editi dalla Macrolibrarsi) in cui diffonde le teorie di Hamer.
- Incontro Dicembre 2013
- Incontro Dicembre 2013
- Gruppo di studio
- Gruppo di studio
In questo "corso base" di tre giorni, per un costo di 300 euro più iva per i singoli, 450 euro più iva per le coppie e 100 euro più iva per i 'ripetenti', Reppucci riporta le parole di Hamer secondo cui
La NUOVA MEDICINA offre una possibilità di sopravvivenza, ad esempio nel caso del cancro, del 98%, mentre la pseudo-terapia della medicina tradizionale, che fa ricorso a chemio, irradiazioni e morfina, ha una mortalità del 98%
e aggiunge che tale “Nuova Medicina Germanica” sia stata “verificata ufficialmente e pubblicamente 27 volte”. Le fonti per queste affermazioni, come al solito, latitano.
Ma Reppucci non è contento di diffondere queste teorie solo in "corsi" a pagamento: per questo organizza anche un "GRUPPO DI STUDIO Mente-Corpo-Malattia" (anche questo a pagamento, dal costo di 70 euro più iva - e più 'cassa'), con incontri settimanali sia a Napoli che a Salerno. Nella promozione di questo gruppo continua a riportare le parole di Hamer secondo cui la "Nuova Medicina" guarirebbe al 98%, al contrario della chemio- e radio-terapia, e scrive esplicitamente come "l'integrazione corpo-mente [...] aiuta la guarigione".
Le persone, le persone, le persone
Il 4 maggio 2017, lo psicologo Mauro Reppucci ha fatto parte del folto pubblico che ha assistito alla presentazione del mio libro "Dossier Hamer" alla Feltrinelli di Salerno. Reppucci ha difeso a spada tratta Hamer e le sue teorie, sottolineando ancora una volta come lui avesse "verificato" tali teorie con i suoi pazienti.
La dottoressa Clementina Savastano, Oncologa dell'Azienda Ospedaliera Universitaria "San Giovanni di Dio Ruggi D'Aragona" di Salerno, ha provato a spiegare allo psicologo che nel caso di un cancro che abbia dato una trasformazione del DNA non si può pensare con una seduta di psicoterapia revertire tale DNA, ma occorre agire sulla trasformazione neoplastica (quindi effettuando le terapie scientifiche necessarie, come ad esempio chemio e radio). Ma Reppucci allarga le braccia:
A me succede, che vi devo dire. Non sempre con una seduta: due, tre... A me succede.
"Dovrebbe portarci le prove, avere rispetto di chi un tumore l'ha avuto" chiede, giustamente, la giornalista salernitana Elsa De Simone. Le 'prove' per Reppucci sono
le persone [...]. Io rispetto la vostra posizione ma vi dico che ho successo.
"Dovrebbe portarci le prove, documentare", insiste De Simone. "Le persone, le persone... le persone", ripete Reppucci. Abbiamo dunque uno psicoterapeuta che diffonde le teorie di Hamer, dice di "verificarle" con i suoi pazienti, di riuscire ad indurre una trasformazione neoplastica con una, due, tre sedute di psicoterapia, e quando gli si chiedono le prove per tali affermazioni non fa altro che ripetere "le persone". Questa ripetizione ossessiva, per lui, sarebbero "i fatti".
Reppucci poi si lancia in un'accorata difesa personale di Hamer, sostenendo che non sia un ciarlatano e che stia a me dimostrare che lo sia. Lo psicoterapeuta male interpreta il principio enunciato dal docente di sociologia Marcello Truzzi secondi cui "Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie". È Hamer che sostiene di aver 'rivoluzionato' il sapere medico, sta a lui (e per estensione, a Reppucci) provarlo. Lo psicoterapeuta cade anche nella fallacia dell'uomo di paglia, quando dice che sta a noi dimostrare che Hamer sia un ciarlatano, ma la definizione di "ciarlatano" non si trova mai nel mio libro: è vero (e provato con dati e documenti) che l'ex medico tedesco si è posto al di fuori del metodo scientifico, sostiene di poter guarire il 98% dei suoi pazienti e non ne hai mai dato prova. Questo fa di Hamer un ciarlatano? Non sta a me dirlo. Sta ad Hamer (e a Reppucci) dimostrare la validità delle proprie, potenzialmente pericolose per la salute altrui, idee.
Quale deontologia?
Il 9 maggio del 2017 scrivo dunque un esposto all'Ordine degli Psicologi della Campania, del quale Mauro Reppucci fa parte, per segnalare quanto scritto fin qui. La Commissione Deontologica trasmette l'incartamento al Consiglio dell'Ordine, che il 18 gennaio 2018, mi informano il coordinatore della commissione deontologica Roberto Malinconico e la presidente Antonella Bozzaotra,
dopo aver appurato che non risultano violazioni al codice deontologico, ne ha deliberato l'Archiviazione ai sensi dell'art. 11 comma "c" del Regolamento Disciplinare.
Non c'è violazione deontologica, scrive l'Ordine degli Psicologi, nel diffondere a pagamento le teorie di Hamer, nel sostenere di "verificare" con i propri pazienti (anche malati di cancro?) tali teorie nella propria attività psicoterapeutica. Di più, l'Ordine degli Psicologi si rifà ad un comma per cui decreta l'archiviazione in quanto "Le notizie pervenute siano manifestamente infondate".
La commissione deontologica dell'Ordine degli Psicologi, insomma, crede che sia "manifestamente infondato" il pericolo per cui un suo iscritto, che si vanta di usare una teoria pseudo-medica con i suoi pazienti, possa indurre quest'ultimi ad abbandonare terapie scientifiche esattamente come sostenuto dalle teorie di Hamer.
Da giornalista, come ho già scritto fin troppe volte, è mio compito raccogliere i dati, mostrarli al pubblico, ed allertare gli organi preposti. Così ho fatto questa volta, come nel caso dell'Ordine dei Giornalisti per un articolo delirante o per l'Ordine dei Medici e l'Università di Salerno per un medico che potrebbe diffondere le teorie di Hamer nei suoi corsi universitari. A volte rispondono positivamente, molte volte se ne infischiano, altre volte proteggono i propri iscritti. Ora sta a voi, se vi sentite indignati da queste risposte, fare qualcosa.